FAVORIRE IL RIMPATRIO DEI DETENUTI AFFINCHÉ SCONTINO LA PENA

Rimpatrio detenuti stranieri – “Favorire il rimpatrio dei detenuti affinché scontino la pena nei loro paesi di origine e garantire l’autonomia decisionale del Comandante della Polizia Penitenziaria delle strutture carcerarie. Questi i due principali contributi della Lega alla proposta di risoluzione della Terza commissione approvata ieri in Assemblea legislativa e relativa alle iniziative che la Giunta regionale intende adottare rispetto agli istituti penitenziari dell’Umbria”. Lo sottolineano i consiglieri regionali leghisti, facendo riferimento ai lavori d’Aula di ieri.

“Ringraziamo – proseguono i consiglieri di maggioranza – la presidente della Terza commissione, Eleonora Pace, per aver recepito le nostre proposte, frutto di un lavoro condotto in sinergia con il capogruppo Stefano Pastorelli e risultato da audizioni con i rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria e di ascolto attento delle istanze provenienti dai territori e dagli istituti carcerari umbri.

Come Lega abbiamo integrato la risoluzione con proposte concrete e di buonsenso, a prima firma Valerio Mancini e sottoscritte da tutti i consiglieri del gruppo, dettate dalla condizione attuale di forte criticità degli istituti penitenziari umbri scaturita in particolare dal sovraffollamento e dalla carenza di organico ed equipaggiamento delle forze dell’ordine.

In particolare abbiamo impegnato la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo affinché attui le direttive della Convenzione di Strasburgo siglata nel 1983 che prevede il trasferimento dei detenuti affinché scontino la pena nel loro Paese di origine.

Un provvedimento che va nella direzione auspicata dal Governo di centrodestra sul tema del rimpatrio dei detenuti stranieri che rappresentano oltre il 40% della popolazione carceraria in Umbria. Posizione ribadita in occasione del recente incontro tra il ministro della Giustizia Nordio e il suo omologo marocchino per rafforzare la collaborazione giudiziaria nella stipula di accordi per il trasferimento dei detenuti marocchini ospitati nei penitenziari italiani e nell’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto per l’attuazione dei trattati”.

“Altro punto essenziale introdotto nella proposta di risoluzione approvata in Aula grazie alla Lega – proseguono – è quello relativo a garantire l’autonomia decisionale del Comandante della Polizia Penitenziaria delle strutture carcerarie negli interventi di tutela della sicurezza dei detenuti e degli agenti stessi, fornendo altresì gli strumenti adeguati a tale scopo.

Come Lega abbiamo anche richiesto l’impegno della Giunta a sollecitare l’Amministrazione Centrale Penitenziaria affinché provveda ad integrare le dotazioni organiche delle unità di polizia penitenziaria, del personale amministrativo ed educativo e a sostenere presso il Governo l’introduzione dei dispositivi tecnologici per la sicurezza degli agenti. Oltre ai provvedimenti condivisi per mitigare le criticità esistenti nella gestione dei detenuti con problemi psichiatrici – concludono i consiglieri della Lega – abbiamo infine richiesto alla Giunta di sollecitare il Governo a istituire nuovamente il provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria dell’Umbria, autonomo da quello della Toscana, ripristinando una condizione vigente anni fa.

L’applicazione di queste proposte rappresenta uno dei cardini per la risoluzione dei problema del sovraffollamento delle carceri, delle aggressioni agli agenti e della carenza di organico di polizia penitenziaria, utili a disinnescare eventuali situazioni di tensione all’interno delle strutture carcerarie”.(umbriajournal)

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