Detenuto con la droga nell’ano, la sorella condannata per avergliela portata

Benevento. Nove mesi ad una 30enne napoletana per l’episodio del novembre del 2019

Nove mesi, pena sospesa. E’ la condanna decisa dal Tribunale, dopo aver riqualificato l’accusa nell’ipotesi più lieve, per R.B., una 30enne di Napoli, difesa dall’avvocato Fabio Russo, riconosciuta come responsabile della cessione di un panetto di hashish di 25 grammi al fratello, detenuto nel carcere di Benevento.

L’episodio risale al 22 novembre del 2019: secondo la ricostruzione degli inquirenti, tutto sarebbe accaduto durante i colloqui nella casa circondariale, di cui era ospite un giovane chiamato in causa per una rapina. L’imputata si sarebbe presentata all’incontro con il fratello uno dei figli, di soli 16 mesi, e la fidanzata del recluso.

L’allarme era scattato quando gli agenti della polizia penitenziaria avevano notato, attraverso le telecamere, un movimento strano, anomalo. Avevano perquisito le due visitatrici, senza alcun esito, poi l’attenzione si era spostata sull’uomo, sottoposto ad un esame rettoscopico, che aveva restituito la presenza nell’ano del panetto di hashish e di un microtelefono che, a detta della Procura, aveva nascosto con una rapidità pazzesca, e senza che nessuno se ne accorgesse, il ‘pacco’ da coloro che erano andate a fargli visita.

Le due donne erano state arrestate, poi erano tornate in libertà: una aveva patteggiato nei mesi successivi, la seconda è stata condannata questa mattina.(ottopagine)

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