Carceri: ancora agenti aggrediti a Vallette, 41 casi nel 2022

Altre due aggressioni da parte di detenuti ad agenti di polizia penitenziaria nel carcere torinese delle Vallette: il totale dall’inizio del 2022 è di 41 casi, con 68 agenti feriti. Lo segnalano in una nota congiunta i sindacati Sinappe, Osapp, Uil-Pa, Fns-Cisl e Cgil-fp. Il 15 dicembre un detenuto che doveva essere portato in un ufficio giudiziario per un interrogatorio ha rifiutato di farsi accompagnare ed è corso nel locale docce, dove si è dedicato a una pratica autoerotica: ai richiami dell’agente ha risposto colpendolo con il manico di una scopa. Il poliziotto ha riportato lesioni giudicate guaribili in tre giorni. Il 21 dicembre un altro detenuto che stava protestando per avere un nuovo televisore (quello che gli era stato assegnato era in riparazione) ha percosso un agente – per lui 5 giorni di prognosi – con calci e pugni. “Da tempo – commentano i sindacati – denunciamo che Il problema è divenuto serio e incontrollato e sempre da tempo denunciamo che i detenuti affetti da problemi psichiatrici devono trovare allocazione diversa dal carcere, anche perché la Polizia penitenziaria non ha gli strumenti e la preparazione adeguata e specifica per gestire tali soggetti. Il personale è stanco di subire invettive gratuite dai detenuti che sembrerebbero agire in tale modo perché impuniti. Questa situazione fa inasprire terribilmente il personale e non può più tardare un energico intervento del Capo del D.A.P. e del Guardasigilli Nordio prima che accada qualcosa di davvero irrimediabile”. “Il personale di Polizia penitenziaria – è la conclusione della nota – chiede a gran voce di tornare a casa sano e salvo e i vertici dell’amministrazione, tanto locali quanto regionali, non hanno ancora diramato alcuna direttiva operativa per fronteggiare tali numerose aggressioni secondo precise modalità e relativo equipaggiamento”.(lospiffero)

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