Azione: “Altro episodio inaccettabile a Marassi, non basta la solidarietà agli operatori. Agire subito”

“Un altro grave episodio per le carceri liguri: un detenuto ospite del carcere di Marassi, che ha già creato problemi in varie carceri del paese, è salito sul tetto del panificio del carcere. Sono stati attimi di panico. Sono state chiuse persino le vie limitrofe; l’uomo dal tetto ha lanciato diversi oggetti, comprese lastre di ardesia, e dopo lunghe trattative e momenti di grande tensione, la situazione è rientrata. Secondo noi di Azione non è possibile manifestare solidarietà agli agenti e agli operatori carcerari e nient’altro, ma occorre intervenire subito. Ieri alla Spezia, oggi a Marassi, ogni giorno un episodio, la situazione è sempre più critica. Marassi ha 200 detenuti in più di quelli che può contenere, mentre La Spezia ha due sezioni ancora chiuse. A Sanremo si sono verificati episodi di fughe, rivolte e suicidi, in una situazione così precaria da avere sottoposto il Ministro Nordio ad un’interrogazione parlamentare ad hoc da parte del nostro onorevole Enrico Costa. In tutti gli istituti liguri, gli eventi critici e le aggressioni contro il personale di polizia penitenziaria o civile sono quasi all’ordine del giorno, mancano le dotazioni di sicurezza, caschi e scudi sono pochi e vecchi. Crediamo che un primo passo potrebbe essere ripristinare il provveditorato regionale ligure della amministraziine penitenziaria, chiediamo che si possa riaprire il carcere di Savona, chiuso da anni, Savona è l’unica provincia di tutta Italia ad avere uffici giudiziari senza un carcere in barba al principio di territorieta’ dell’ arrestato. E ancora chiediamo un tavolo degli addetti ai lavori con il presidente Toti. Un fatto è certo: l’opinione pubblica è scarsamente sensibilizzata circa la gravità della situazione nelle carceri, non percependo che tale situazione rappresenta un rischio indiretto nella vita di qualsiasi cittadino. Anche su questo tema Azione ritiene necessario accendere un faro”.(cittadellaspezia)

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