Trapani, troppe criticità alle carceri. Protestano i sindacati

Le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria, Sappe, Osapp, Uspp, Fns Cisl, hanno inviato una pesante nota di protesta al provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Cinzia Calandrino con la quale denunciano le moltissime criticità delle carceri Pietro Cerulli di Trapani.

Per i sindacati “la costante assenza del direttore sta determinando preoccupanti situazioni di stallo di tutte quelle attività che necessitano di una decisione dell’autorità dirigente”. Le poche volte che il direttore fa accesso in istituto – si legge nel documento – non risultano sufficienti né a visionare tantomeno ad evadere quanto di sua competenza.Ciò si ripercuote pericolosamente sull’ordine e la sicurezza, atteso che incessanti e veementi sono le lagnanze da parte della popolazione detenuta che attendono anche mesi per ricevere l’esito di loro istanze afferenti i colloqui, le telefonate e altro.

“Questa assenza del Dirigente – sottolineano le organizzazioni sindacali – ha comportato, nell’ultimo periodo, la mortificazione delle prerogative sindacali. Spesso si è assistito ad iniziative unilaterali senza la possibilità di apportare un contributo costruttivo a situazioni che riguardano l’attività lavorativa del personale di polizia penitenziaria . come “turni notturni di otto ore e altro”, le cui conseguenze ricadono sugli agenti”. Ed ancora: “ Grande è stata la confusione creata con la vicenda interpelli per accedere a vari posti di servizio per i quali il Provveditore, su impulso di una sola sigla sindacale (UIL) ha stravolto tutto non concedendo nemmeno la possibilità a coloro già immessi da più di un anno all’interno delle cariche cosiddette fisse e che ne avrebbero avuto titolo di parteciparvi”. In pratica sarebbero state violate le disposizioni in tema sindacale. “Pare addirittura – rimarca la nota – che su impulso di una sola sigla sindacale, la stessa da cui nasce l’annosa questione interpelli, si stia pensando sempre unilateralmente di istituire la figura di vice coordinatore dell’ufficio matricola”. Iniziativa per la quale le organizzazioni di categoria “fin d’ora hanno diffidato l’Amministrazione a procedere”. I sindacati hanno, inoltre, evidenziato “che a breve, nonostante le ultime assegnazioni di personale, atteso l’elevato numero di dipendenti che verranno posti in quiescenza a cui si aggiungeranno altri, momentaneamente fuori servizio poiché ammalati e a disposizione della Commissione Medica Ospedaliera di Messina (circa 30 unità), si rideterminerà una situazione operativa esplosiva ed insostenibile”.

Infatti, tutto il personale “con levata anzianità sia anagrafica che di servizio sarà costretto a ricoprire più posti di servizio, come già avviene oggi, e ad espletare turni la cui fine, in alcuni casi, è indeterminata” Alla luce di tutto ciò i sindacati chiedono “un confronto con l’Amministrazione locale, in presenza del Provveditore”, minacciando azioni di protesta.

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