Senato della Repubblica ,seduta n. 425 del 20/04/2022, interrogazione del Senatore TESTOR indirizzata al Ministro della Giustizia sulla grave carenza di personale di Polizia penitenziari presso la casa circondariale di Trento

TESTOR – Al Ministro della giustizia. – Premesso che:

la struttura che ospita la casa circondariale di Trento è stata costruita dalla Provincia di Trento nel 2010, ed aperta nel 2011. La manutenzione della struttura è a carico dello Stato ma le somme stanziate annualmente dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per la manutenzione ordinaria appaiono del tutto insufficienti per far fronte agli interventi necessari. Tali osservazioni sono state confermate anche nella relazione del 2021 (riferimento anno 2020);

la pianta organica del corpo di Polizia penitenziaria prevista dal decreto ministeriale 2 ottobre 2017, prevede 227 unità, suddivise nei ruoli di funzionario (3 unità), ispettore (27 unità), sovrintendente (65 unità) ed agente (132). Tale dotazione è stata calcolata sulla capienza della casa circondariale che è di 240 detenuti secondo le indicazioni fornite dal DAP;

dando seguito a quanto disposto nell’accordo di programma quadro del 2002, il successivo “atto modificativo ed aggiuntivo dell’accordo di programma quadro”, prevede che il limite di 240 detenuti possa essere superato esclusivamente in circostanze eccezionali ed imprevedibili e solo per un periodo temporale limitato a quello strettamente necessario per superare la situazione di emergenza;

i dati relativi alla popolazione carceraria indicano una netta differenza tra la capienza indicata nell’atto modificativo ed aggiuntivo dell’accordo di programma quadro, ovvero di 240 detenuti ed il numero di detenuti effettivamente presenti nella struttura di Trento al 22 marzo 2022 pari a 317 persone (con capienza massima della struttura pari a 419 detenuti);

per quanto riguarda il personale in forza, i dati trasmessi dal Garante dei detenuti lo scorso 8 aprile 2022 evidenziano un organico così suddiviso: personale assegnato (183 unità), personale effettivamente presente (150 unità); 3 funzionari, ora 2 funzionari; 10 ispettori previsti, ora 8 ispettori (2 prestano servizio in altre sedi); 9 sovrintendenti, ora 6 (3 prestano servizio in altre sedi); 161 agenti, ora 134 (27 prestano servizio in altre sedi); gli educatori previsti in pianta organica sono 6, quelli presenti 3;

la Provincia di Trento è intervenuta più volte presso il Ministero della giustizia al fine di ripristinare i numeri concordati nell’accordo di programma quadro. Da ultimo si richiamano le note del presidente della Provincia: 6 novembre 2019, per chiedere il rinforzo dell’organico ed il rispetto degli impegni assunti con l’accordo relativamente al numero dei detenuti; 6 aprile 2022, per rappresentare la carenza di personale di Polizia penitenziaria. Nella nota è richiesto un confronto con il Ministro. L’incontro dovrebbe tenersi il prossimo 21 aprile;

in merito agli eventi critici avvenuti nel corso degli ultimi anni, si ricordano i seguenti: dicembre 2018, rivolta all’interno della casa circondariale seguita al suicidio di detenuto, nonché il suicidio di un recluso a seguito della sentenza di condanna; ottobre 2021, diversi episodi di aggressione all’interno della struttura, sia nei confronti del corpo di Polizia penitenziaria che del personale medico; gennaio 2022, alcuni agenti di Polizia penitenziaria sono stati colpiti da un detenuto uscito dalla cella della sezione a regime chiuso dove era ristretto; nel tentativo di ricondurlo nella stanza gli agenti sono stati colpiti con calci e pugni; marzo 2022, aggressione a danno di un agente della Polizia penitenziaria da parte di un detenuto nella sezione a regime chiuso del carcere,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda garantire alla casa circondariale di Trento un adeguato numero di agenti di Polizia penitenziaria assegnati in pianta stabile alla struttura, per consentire non solo il rispetto della legge e lo svolgersi del percorso di formazione e reinserimento sociale dei detenuti, ma anche la sicurezza degli agenti stessi nello svolgimento del loro lavoro di servizio allo Stato.

(4-06934)

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