I Rappresentanti Sindacali Regionali, ancora una volta sono costretti a “denunciare” l’ennesima aggressione subita dal personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Pesaro che al cospetto delle precedenti poteva avere un epilogo drammatico e spaventoso.

Un detenuto straniero trasferito da poco nell’Istituto pesarese per ordine e sicurezza da un altro penitenziario, dopo aver commesso, anche in questo Istituto, una serie d’interminabili aggressioni e devastazioni ai danni del personale e dei beni dell’amministrazione penitenziaria, era stato ubicato in una sezione di transito in attesa di essere trasferito, ancora una volta, in un altro Istituto. L’uomo non aveva perso l’abitudine di aggredire verbalmente e fisicamente, dapprima gli altri detenuti e successivamente anche il personale in servizio all’interno dei piani detentivi, tanto da richiedere l’immediato allontanamento al provveditorato di Bologna.

Nonostante il detenuto sia stato assegnato da tempo presso un altro Istituto di pena nel tardo pomeriggio di ieri 09 c.m., una volta uscito dalla propria camera detentiva per effettuare la doccia, ha deciso di non voler rientrare, pertanto visti i pregressi e considerata la grossa mole e la stazza del detenuto si è reso necessaria l’azione di diversi poliziotti penitenziari in servizio. A nulla sono valsi l’intervento del comandante di reparto e del direttore per farlo desistere da tale atteggiamento, tant’è che il detenuto ha inizialmente tentato di rompere e sfondare con la gamba di un tavolino la porta dell’ufficio nel reparto detentivo e successivamente con l’arrivo dei poliziotti richiamati per dare supporto, ha reagito a malo modo picchiando e malmenando il personale di polizia penitenziaria con la gamba del tavolo.

Ad avere la peggio è stato l’assistente della polizia penitenziaria addetto alla vigilanza della sezione che è stato colpito sulla fronte dal detenuto con il piede del tavolo con una violenza tale da farlo stramazzare a terra e fargli perdere i sensi, tant’è che per lunghi ed interminabili minuti si è pensato al peggio visto che l’agente non dava segni di ripresa. Attimi di paura che hanno colpito tutti i colleghi presenti sino all’arrivo dell’ambulanza del 118 che ha immediatamente trasportato in codice rosso l’assistente capo presso il locale pronto soccorso, dove per fortuna ha ripreso conoscenza e dopo le prime cure del caso è stato ricoverato e ad oggi si trova in osservazione visti gli importanti postumi dovuti alla terribile aggressione.

Intanto altri quattro poliziotti hanno riportato lievi contusioni con diversi giorni di prognosi che sommati all’aggressione di cui sopra, hanno permesso e costretto la direzione pesarese a trasferire immediatamente il detenuto presso un altro carcere.

“A questo punto chiediamo ancora una volta più sicurezza all’interno degli Istituti, non è più tollerabile lasciare inermi ed indifesi i Poliziotti Penitenziari che a mani nude sono costretti ad affrontare soggetti di tale pericolosità sociale a i quali è consentito compiere qualsiasi atto turbativo, vista la presenza all’interno delle camere detentive di vere e proprie armi improprie ovvero tavoli e sgabelli in legno, fornellini a gas scalda vivande, lamette e quant’altro”, commentano i rappresentanti sindacali regionali di Sappe, Osapp, Uilpa, Sinappe, Uspp, Fns-Cisl e Fp-Cgil (viverepesaro)

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