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Ricerca latitanti: presentato il report 2019-2023

Presieduto dal vice direttore generale della Pubblica Sicurezza – direttore centrale della polizia criminale Raffaele Grassi e alla presenza del direttore del Servizio analisi criminale, Stefano Delfini e dei rappresentanti delle Forze di polizia e dell’intelligence, si è riunito il “Gruppo integrato interforze per la ricerca di latitanti”.

Nell’occasione è stato presentato il report del Gruppo per la ricerca di latitanti di massima pericolosità e latitanti pericolosi nel periodo 2019-2023.

Nell’intervallo preso in esame il Gruppo ha inserito 64 persone negli elenchi: 6 di massima pericolosità (3 affiliati alla ‘Ndrangheta, 2 alla Camorra e 1 all’area definita “responsabili di gravi delitti”) e 58 pericolosi. Tra questi sono comprese anche 12 donne (28 responsabili di “gravi delitti”, 15 appartenenti alla ‘Ndrangheta, 10 alla Camorra, 4 alla criminalità pugliese e 1 a Cosa Nostra).

Dal 2019 al 2023 sono stati assicurati alla giustizia 55 latitanti, di cui 7 di massima pericolosità e 48 pericolosi.

Il Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti, è costituito dai rappresentanti dei Comandi generali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, dai rappresentanti della Polizia penitenziaria, della Direzione investigativa antimafia, della Direzione centrale della polizia criminale, della Direzione centrale per i servizi antidroga, della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, nonché dell’Aisi e dell’Aise, con il supporto del Servizio analisi criminale.

 Il Gruppo raccoglie e analizza le informazioni fornite dai suoi componenti per integrare e aggiornare gli elenchi denominati rispettivamente, in base al grado di pericolosità delle persone “Elenco dei latitanti di massima pericolosità del Programma speciale di ricerca” ed “Elenco dei latitanti pericolosi”.

Nel settembre 2023, la composizione del Gruppo è stata integrata da un rappresentante della Polizia penitenziaria per arricchire di ulteriori notizie il quadro investigativo, soprattutto per quei latitanti che siano già stati detenuti.

Tre sono al momento le persone ricercate ritenute di massima pericolosità: Renato Cinquegranella appartenente alla Camorra, Attilio Cubeddu responsabile di “gravi delitti” e Giovanni Motisi affiliato a Cosa Nostra.

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati assicurati alla giustizia 3 latitanti pericolosi: Andrea Deiana, responsabile di “gravi delitti”, arrestato il 12 gennaio a Città del Messico, Marco Raduano, appartenente alla criminalità pugliese, evaso dalla Casa Circondariale “Badu e Carros” di Nuoro e arrestato il primo febbraio in Francia e Gianluigi Troiano affiliato alla criminalità pugliese, evaso dagli arresti domiciliari l’11 dicembre 2021 e arrestato il 30 gennaio in Spagna.(poliziadistato)

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