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 Senato della Repubblica seduta n. 149 del 24/01/2024

Interrogazione dei senatori DI GIROLAMO, LOPREIATO, PIRRO indirizzata al Ministro della giustizia, sulla grave situazione della casa di reclusione di Sulmona

la casa di reclusione di Sulmona (L’Aquila), destinata a detenuti per gravi reati, si avvia ad essere una delle strutture di massima sicurezza più grandi d’Europa;

entro il 2024 infatti dovrebbe entrare in funzione il nuovo padiglione del carcere, che porterà a quota 650 unità la soglia della popolazione carceraria reclusa nel capoluogo peligno;

da anni le organizzazioni sindacali rappresentative del personale di Polizia penitenziaria lamentano, a ragione, carenze di personale e condizioni lavorative estremamente difficili, lacune e carenze che portano l’organico a disposizione a superare le 36 ore lavorative settimanali previste;

in ogni settore dell’istituto si lavora abbondantemente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza con posti di servizio soppressi, posti di servizio accorpati, e turni esclusivamente sul terzo quadrante, che con spirito di abnegazione rimane anche oltre le 12 ore, riposi soppressi, personale richiamato dal congedo ordinario;

il personale è sottoposto a turni massacranti e a sacrifici lavorativi, che hanno inevitabili riflessi sulla qualità di vita degli agenti stessi;

le notizie degli ultimi mesi testimoniano una situazione non più sostenibile: continue aggressioni ai poliziotti e al personale della struttura, gravi carenze sanitarie e di personale dopo gli ultimi casi di scabbia e COVID;

allo stato attuale sono circa 60 gli agenti in malattia, 30 i distaccati di cui 23 al gruppo mobile e solo 135 attualmente operativi su una pianta organica di 227;

già nel corso della XVIII Legislatura la prima firmataria del presente atto si era attivata presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per ricevere rassicurazioni sull’invio di nuovo personale presso il carcere di Sulmona;

ad oggi, come riportano dati ufficiali e segnalazioni delle organizzazioni di categoria, mancherebbero 41 unità di personale di Polizia penitenziaria,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della gravissima situazione descritta;

se e come intenda adoperarsi per risolvere le forti e varie criticità che interessano il carcere di Sulmona;

se non ritenga opportuno attivarsi il prima possibile per assicurare l’arrivo di nuove unità di personale di Polizia penitenziaria alla struttura peligna;

quando sarà operativo il nuovo padiglione del carcere e se e in che in termini intenda provvedere all’incremento di personale di Polizia penitenziaria, proprio in ragione dell’allargamento della struttura e dell’innalzamento della popolazione carceraria.

(4-00967)

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