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Dal carcere alla casa lavoro, scoprono che ha un cellulare nascosto nell’ano

Benevento. A giudizio un 42enne della città per un episodio del giugno 2022

 

Quel giorno – il 17 giugno del 2022 – , quando avevano scoperto ciò che nascondeva, lo stavano trasferendo dal carcere di Benevento alla casa lavoro di Aversa. E’ allora che il metal detector aveva restituito la presenza di “oggetti metallici” nella zona rettale.

Lui – F. M., un 42enne della città – aveva subito intuito di essere finito in trappola e che avrebbe dovuto rinunciare a quel telefonino di cui era in possesso. Un microcellulare, dotato di sim card, che aveva avvolto in un involucro che si era poi infilato nell’ano. E’ lì che lo custodiva, nella speranza, inutile, di poterlo continuare ad usare anche nella struttura alla quale era stato assegnato.

Erano stati gli agenti della polizia penitenziaria a svelare l’arcano e, poi, a sequestrare l’apparecchio quando lo stesso era stato evacuato. Un episodio per il quale il 42enne, difeso dall’avvocato Loredana Soricelli, dovrà affrontare un processo . E’ stato fissato dopo una udienza predibattimentale, introdotta dalla riforma Cartabia per i reati che non prevedono l’udienza preliminare: appuntamento in aula il 9 febbraio del prossimo anno.(ottopagine)

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