Internato a Vasto dà in escandescenza e distrugge le videocamere di sorveglianza

VASTO Le sigle sindacali di Polizia Penitenziaria: “A rischio la sicurezza degli agenti per la carenza di personale”

VASTO. Continuano, quasi a scadenza settimanale, gli episodi di violenza all’interno della Casa lavoro di Vasto.

L’ultimo, in ordine di tempo, risale allo scorso 26 gennaio, quando un internato ha distrutto le videocamere di videosorveglianza della struttura di Torre Sinello.

Le sigle sindacali di Polizia Penitenziaria, a seguito di questo ennesimo episodio, hanno lanciato un un nuovo grido di aiuto:

“Le scriventi OO.SS., SAPPe, SINAPPe, OSAPP, UIL, CISL, CGIL, USPP, rappresentano, oltre alla gravissima carenza di personale che non consente di garantire un livello minimo di sicurezza della Casa Lavoro di Vasto, che è in forte pericolo l’incolumità fisica del personale di polizia penitenziaria che svolge servizio all’interno dei reparti detentivi, per l’inaudita violenza e pericolosità messe in atto, quasi quotidianamente, da parte di alcuni internati i quali, seppure puniti dal consiglio di disciplina, non eseguono le sanzioni comminate per il mancato rilascio del nulla osta sanitario.

Ciò gli consente di perseverare nell’adottare comportamenti prevaricatori nei confronti del personale che viene continuamente, senza difficoltà, l’opera di denigrazione e di oltraggio a tutto il personale, unitamente ad una parte di ristretti più deboli. La Direzione ha più volte segnalato tale problematica ai competenti uffici dipartimentali i quali hanno rimandato al mittente la questione, non considerando che tale l’esclalation di violenza potrebbe sfociare anche in episodi nefasti, se si considera che alcune unità di polizia penitenziaria, compreso il comandante, non possono accedere nei reparti poiché sono stati minacciati dagli stessi internati facinorosi.

Ultimo episodio, in ordine temporale, verificatosi nella giornata di ieri, riguarda la distruzione di alcune telecamere del circuito di video sorveglianza che non consente più di controllare alcune parti dell’Istituto. Come dichiarato dagli stessi internati caporioni, il carcere di Vasto è diventato “cosa loro”, potendo fare ciò che vogliono, come e quando.”

Così i rappresentanti sindacali: Notarangelo del SAPPE, De Troia del SINAPPE, Pellicciaro dell’OSAPP UILPA-PP, Carlucci dell’ USPP, Di Vietri della CISL FSN e Pistilli della CGIL.(vastoweb)

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