Nola – Luci e ombre sul carcere di Boscofangone: la questione arriva in commissione garanzia

Arriva in commissione controllo e garanzia la questione carcere a Boscofangone. Ampia discussione del un progetto, non a tutti noto, e del suo futuro considerato il blocco dei lavori nel 2021.

Futuro sul quale si stagliano luci e ombre tanto che richiedere una confronto politico istituzionale sulla mega struttura diventa quasi doveroso considerato che la Campania con gli istituti di Poggioreale e Secondigliano da sempre sovraffollati, necessita di operazioni di decongestionamento.

Le prime linee  di indirizzo sulla struttura arrivarono nel 2016, su richiesta dell’allora ministro della giustizia Orlando.  Il nuovo penitenziario di di Nola prendeva come modello di riferimento il  carcere norvegese di Halden ad Oslo.

Sbarre inesistenti alle finestre, niente mura perimetrali, disponibilità di celle singole, campi sportivi e piscina, teatro, aule e laboratori per le attività ricreative e per apprendere un mestiere. Molto verde e un sistema di videosorveglianza sofisticatissimo.

Una piccola oasi pronta ad accogliere 1.200 detenuti, 95mila metri quadrati nella vastissima area della Campania Felix martoriata dagli sversamenti illeciti della camorra, una “Prison valley” campana. Troppi anni pero sono passati dalla stesura del progetto iniziale.

Il sovraffollamento delle carceri sta diventando un detonatore pericolosissimo che potrebbe anche far pensare ad una giustificata riconversione della struttura. Da tempio della rieducazione detentiva a carcere sic ed sempliciter necessario per decongestionare le strutture esistenti. Vale dunque, la pena vigilare.(videonola)

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