Ancora aggressioni nel carcere di Torino: i sindacati chiedono un intervento immediato

Continuano le aggressioni nei confronti del personale di Polizia penitenziaria e i subbugli all’interno del carcere di Torino. A denunciare questa situazione insostenibile le principali organizzazioni sindacali del comparto sicurezza (SAPPE, OSAPP, UIL PA P.P., SINAPPE, FNS CISL, FSA CNPP, CGIL PP), che chiedono a gran voce un intervento da parte delle autorità preposte per porre fine a quella che è stata definita “una situazione drammatica” in cui è precipitato l’istituto torinese. “Il personale è stanco di subire invettive e aggressioni gratuite da parte dei detenuti, – si legge nella nota – che sembrerebbero agire in tale modo perché graziati da eccessivo buonismo“. 

Una situazione che sarebbe ormai “sfuggita di mano” e che sta drammaticamente creando forti disordini interni circa la gestione della popolazione detenuta creando di conseguenza violente aggressioni in danno del personale di Polizia penitenziaria ed anche in danno di tutti quei detenuti, che vogliono trascorrere la pena serenamente e di altre figure che interagiscono all’interno della struttura penitenziaria. “Questa situazione si ripete puntualmente tutti i giorni – si sottolinea nel comunicato – e il personale è stanco e sotto alto stress psicofisico, stremato e abbandonato a loro stessi vista la totale assenza di disposizioni e direttive“.

Due episodi violenti il 12 settembre

I sindacati elencano inoltre una serie di episodi di violenza che si sono verificati nei giorni scorsi. Il 12 settembre scorso, giorno nel quale Carlo Reinoldi, Capo del DAP (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), era in visita presso Casa Circondariale Lorusso e Cutugno per incontrare gli agenti della penitenziaria e i delegati sindacali e affrontare il tema dei gravi problemi all’interno della struttura carceraria, un detenuto ha sferrato un pugno nei confronti dell’Assistente Capo Coordinatore. Il 31enne di origine straniera ha aggredito l’agente in quanto pretendeva di tagliarsi i capelli fuori dall’orario previsto. Il poliziotto è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Maria Vittoria e dimesso con una prognosi di 7 giorni.

Sempre nel pomeriggio 12 settembre un altro detenuto straniero ha messo a repentaglio l’ordine e la sicurezza di un altro padiglione, innescando una sorta di parapiglia interno in quanto probabilmente alticcio a fronte del consumo di una sorta di grappa artigianale prodotta all’interno del carcere con frutta messa a macerare e lievito di birra.

Anche oggi un’altra aggressione

Anche nella mattinata odierna (15 settembre) un detenuto italiano ventisettenne, ristretto al Padiglione A ha aggredito, al termine della visita medica e per futili motivi, due assistenti Capo della Polizia penitenziaria strattonandoli e graffiandoli, strappando loro la maglietta della divisa tanto che si è reso necessario, per entrambi, l’invio al Pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino.

Le richieste delle sigle sindacali

“Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso e a tale riguardo chiediamo che i detenuti violenti e aggressivi siano assegnati in sezioni chiuse c.d. cautelari applicando loro il regime del 14 bis O.P. (regime di sorveglianza particolare) attualmente del tutto disapplicato affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza interna e per consentire il percorso educativo dei restanti detenuti”.

“Chiediamo un urgente intervento del Presidente della Regione Piemonte e del Sindaco della città di Torino che si costituiscano parte civile in favore del personale di Polizia penitenziaria (aspettiamo ancora oggi di essere convocati dal Sindaco) e chiediamo un immediato intervento della Guardasigilli Marta Cartabia che a questo punto non può più tardare”.(torinotopnews)

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