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Marassi fuori controllo, altri due agenti della penitenziaria presi a pugni. Dieci giorni di prognosi
È l’ennesimo episodio in una struttura che, tra sovraffollamento e carenza cronica di personale, sembra sempre più ingestibile
Nel carcere la violenza continua a esplodere ciclicamente. Ieri pomeriggio, poco prima delle 16, un detenuto italiano di 25 anni, ricoverato nel centro clinico del penitenziario e seguito per disturbi psichiatrici, ha sferrato una raffica di pugni contro due agenti di polizia penitenziaria di servizio. Entrambi i poliziotti sono finiti in pronto soccorso con ferite e contusioni giudicate guaribili in dieci giorni.
Il carcere di Marassi torna nell’occhio del ciclone per una preoccupante escalation di violenza e tensione interna. Dopo la rivolta scoppiata alcuni giorni fa nella sezione psichiatrica e l’aggressione brutale di un detenuto da parte di altri carcerati, ieri pomeriggio due agenti della polizia penitenziaria sono stati presi a pugni da un recluso di 25 anni con disturbi psichiatrici.
L’ultimo episodio è avvenuto intorno alle 16 nel centro clinico dell’istituto penitenziario. Il detenuto, italiano, ha colpito ripetutamente al volto i due agenti, costringendoli a ricorrere alle cure mediche. Entrambi hanno riportato ferite giudicate guaribili in dieci giorni.
Ma l’aggressione non è un caso isolato. Nei giorni scorsi si è verificata una grave rivolta. Alcuni detenuti sono saliti sulle mura dell’istituto di pena e hanno distrutto suppellettili e provocato il caos nelle celle e in altri locali. Fonti vicine alla polizia penitenziaria parlano di una situazione ormai “fuori controllo”.
A questo si aggiunge l’episodio, ancor più inquietante, della violenza subita da un altro detenuto, sequestrato, violentato e seviziato per giorni da altri carcerati.
Le sigle sindacali denunciano da tempo lo stato di emergenza della struttura: carenza di personale, sovraffollamento, aumento dei detenuti con gravi problemi psichiatrici e condizioni operative proibitive per gli agenti.(genovaquotidiana)
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