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Nuovo padiglione, vecchie abitudini nel carcere di Sulmona, dove la polizia penitenziaria ha sequestrato l’altro giorno, nella nuova struttura aperta a marzo, altri quattro telefoni cellulari con relativi caricabatterie.
I telefoni erano nascosti all’interno delle celle detentive e gli ccupanti sono stati denunciati alla procura come ormai di rito.
Sì, perché il ritrovamento di device nel carcere di Sulmona, cosiddetto di massima sicurezza, è diventato ormai routine.
Dall’inizio dell’anno ne sono stati sequestrati una trentina, infatti, che seguono ai centodieci trovati nel 2024.
Un fenomeno che dovrebbe essere interrotto entro l’anno se, come annunciato, sarà eseguita con jammer la schermatura dello spazio aereo del carcere, rendendo in pratica inefficaci le comunicazioni via etere.(ilgerme)