COMUNICATO SINDACALE PUGLIA
VILE AGGRESSIONE AD UN APPARTENENTE DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA. UNA VIOLENZA ANNUNCIATA NELL’INDIFFERENZA DELLO STATO!
Con indignazione e profondo senso di rabbia, questa Organizzazione Sindacale denuncia l’ennesimo episodio di inaudita violenza consumato ai danni di un Assistente del Corpo di Polizia Penitenziaria, vittima di un’aggressione selvaggia da parte di un detenuto all’interno della Casa Circondariale di Lecce, avvenuta nell’odierna mattinata.
Il collega, colpito con ferocia e senza alcuna possibilità di difesa, ha riportato lesioni importanti che hanno richiesto un immediato ricovero presso il pronto soccorso e l’applicazione di punti di sutura (sia interni che esterni) al volto presso il reparto di chirurgia plastica del locale nosocomio e accertamenti TAC.
Solo grazie al provvidenziale intervento dei colleghi si sono evitate conseguenze ancor più drammatiche.
Questa vile aggressione non è un fatto isolato, ma l’ennesimo sintomo di un sistema penitenziario al collasso, in cui le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria sono lasciati soli, abbandonati da un’Amministrazione sempre più distante e da una politica che fatica a trovare una soluzione efficace alla questione delle carceri italiane.
I nostri agenti operano quotidianamente in condizioni disumane, schiacciati da un sovraffollamento ingestibile, da un cronico sotto-organico, da una gestione della sicurezza che ha ormai assunto tratti grotteschi e una normativa che troppo spesso finisce per tutelare più i detenuti che chi garantisce la sicurezza.
L’equilibrio interno delle strutture è affidato solo al sangue freddo e al sacrificio del personale, che continua a pagare in prima persona il prezzo dell’inerzia istituzionale.
Quanto ancora dovrà scorrere sangue tra le mura delle nostre carceri prima che qualcuno intervenga? Quante vite professionali dovranno essere spezzate prima che si riconosca che la sicurezza del personale non è più garantita?
È imprescindibile garantire maggiore tutela al personale, anche attraverso l’introduzione di strumenti efficaci di prevenzione e repressione delle aggressioni, oltre a un serio rafforzamento degli organici che, nonostante le assunzioni e gli sforzi del Governo in carica, fatica a coprire il tournover causato dal blocco assunzionale avviato con la Riforma Madia.
Esprimiamo la nostra totale solidarietà al collega ferito e chiediamo con forza un immediato intervento del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria; l’adozione di misure straordinarie per la sicurezza degli agenti; il rafforzamento degli organici e il ripristino dell’autorità del Corpo all’interno delle strutture.
Senza risposte concrete, sarà inevitabile valutare ogni forma di mobilitazione.
Non resteremo spettatori di questa lenta, inaccettabile mattanza quotidiana.
È tempo che la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria diventi una priorità reale e non solo uno slogan da usare all’occorrenza.
Il segretario regionale Alsippe Puglia Roger Durante
Lecce, 19/05/2025
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