Due agenti della Penitenziaria aggrediti in carcere, scatta lo stato di agitazione a Larino

LARINO. Stato di agitazione dichiarato dal personale di Polizia penitenziaria a Larino.

Le organizzazioni sindacali di riferimento degli agenti hanno firmato un documento unitario, denunciando la grave problematica sulla carenza di personale e l’abbondono di tutte le strutture penitenziarie del Molise da parte degli uffici Centrali, segnalano l’urgente necessità d’integrazione del personale di Polizia Penitenziaria e l’assegnazione di un comandante di reparto titolare presso il carcere di Larino (si pensi che da più di tre anni manca un comandante di reparto titolare).

«Nell’Istituto di Larino si lavora in continua emergenza con accorpamenti quotidiani di due/tre posti di servizio, fino a tre/quattro nel turno notturno, con assunzione di responsabilità sia dei vertici (direttore e reggente della casa circondariale di Campobasso, presente, non con poche difficoltà, nei relativi istituti 2-3 giorni a settimana; e un comandante di reparto in missione presso la casa circondariale di Larino per soli due giorni a settimana) che del personale direttamente responsabile;

Non vengono più garantiti i diritti dei lavoratori come riposi settimanali, congedi vari, ecc.; si lavora giornalmente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza, col rischio di non essere più in grado di garantire i servizi essenziali e le attività trattamentali dei detenuti (visite ospedaliere, colloqui visivi, attività scolastiche- lavorative- di laboratori vari- ecc.), di non essere più in grado di fronteggiare qualsiasi evento critico (ultimo avvenuto due giorni fa, il 3 maggio, dove due detenuti per futili motivi hanno aggredito due poliziotti penitenziari e precisamente un ispettore ed un sovrintendente, i quali sono dovuti ricorrere alle cure dell’ospedale civile di Termoli con prognosi superiore ai sette giorni e quindici giorni). Nessuno si preoccupa della Casa Circondariale di Larino?»

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