Grave l’episodio di Frosinone , con un suo post su profilo Facebook il Dottor Sebastiano Ardita componete del CSM ,ex Direttore generale detenuti e trattamento al Ministero della Giustizia ex procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Messina nel 2012. Dal 2017 , ha evidenziato le problematiche del sistema penitenziario e ha invocato subito interventi , di seguito pubblichiamo il post integralmente

Nel carcere di Frosinone un detenuto napoletano del circuito Alta Sicurezza ha prima minacciato un poliziotto penitenziario con una pistola e poi ha sparato tre colpi verso le celle dove sono ristretti altri detenuti . Fin qui sembrava solo una storia brutta e incredibile.Si è appreso poi che il detenuto era stato minacciato e picchiato nei giorni scorsi da altri reclusi.Questo significa che la crisi riguarda le regole interne al carcere. “La vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria hanno prodotto violenze interne e squilibri che producono altre violenze”.Occorre spiegarlo a tutti e spiegarlo chiaro per intervenire subito, se vogliamo evitare la Caporetto delle carceri.I nostri agenti non ce la fanno più a subire e a discutere con gente che non capisce neppure da cosa si origina tutto il caos delle carceri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *