Camera dei Deputati ,interrogazione a risposta scritta dell’Onorevoli NOVELLI  rivolta al Ministro della difesa, al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della salute  quali iniziative il Governo abbia adottato o intenda adottare per approfondire le cause  dell’alto tasso di suicidi tra le forze dell’ordine

Interrogazione a risposta scritta: NOVELLI. —

 Al Ministro della difesa, al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. —

 Per sapere – premesso che:

sono decine, ogni anno, i membri delle forze dell’ordine che decidono di suicidarsi; nel 2020 i suicidi sono stati invece cinquantuno: sei nella Guardia di finanza, quindici tra i Carabinieri, nove agenti della Polizia di Stato, cinque della polizia locale, sette della Penitenziaria, tre nella Marina militare, uno nella Capitaneria di porto, uno nell’Aeronautica, uno nell’Esercito e tre guardie giurate; nel 2021, al 7 settembre, l’Osservato-rio suicidi in divisa, ne conta già trentotto: sedici Carabinieri, cinque della Penitenzia-ria, tre guardie giurate, quattro tra i membri della Polizia locale, tre tra quelli della Guardia di Finanza e due tra quelli della Marina militare; la raccolta dei dati relativi al fenomeno non è semplice. Il citato Osservatorio suicidi in divisa annovera solo quelli frutto di segnalazione, mentre amministrazioni pubbliche come i ministeri registrano solo quelli avvenuti all’interno di caserme e comandi; i dati comparati, disponibili fino all’anno 2015, sul tasso di suicidi ogni 100 mila abitanti, resi noti dai sindacati dei Carabinieri, rappresentano un quadro allarmante. Il tasso di suicidi tra la popola-zione generale italiana, ogni 100 mila persone, secondo l’Istat, tra il 2010 e il 2015 ha toccato valori tra il 6,5 e il 7,2. Quello tra i carabinieri, invece, oscillerebbe tra il 9,65 del 2015 e il 26,82 del 2012; anche nella Polizia penitenziaria il dato è allarmante, negli ultimi 5 anni i suicidi non stati trentacinque, oltre cento negli ultimi 20;

le ipotesi sull’origine dell’alto numero di suicidi tra gli uomini e le donne in divisa sono varie, dal burnout, allo stress corre-lato, ma anche mancanza di mezzi, strutture inidonee, carichi di lavoro eccessivi, stipendi inadeguati, mobbing. Non risulta però che sia stata condotta da parte delle istituzioni competenti un’approfondita indagine sulle motivazioni di tali gesti; è quanto più necessario indagare le cause che portano al numero impressionante di eventi suicidari, impegnando an-che risorse pubbliche –:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti e se intenda fornire dati più precisi sul fenomeno dei suicidi in divisa; quali iniziative il Governo abbia adottato o intenda adottare per approfondire le cause dell’alto tasso di suicidi tra le forze dell’ordine e come intenda cercare di rimuoverle. (4-10198)

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